La musica è l'arte dell'organizzazione dei suoni e rumori nel corso del tempo e nello spazio.
Si tratta di un'arte adatta a conseguire determinati effetti sonori, che riescono ad esprimere l'interiorità dell'individuo che produce la musica e dell'ascoltatore; si tratta di scienza in quanto studio della nascita, dell'evoluzione e dell'analisi dell'intima struttura della musica.
Generare suoni avviene mediante il canto o mediante strumenti musicali che, attraverso i principi dell'acustica provocano la percezione uditiva e l'esperienza emotiva voluta dall'artista.
Il termine musica deriva dall'aggettivo greco, relativo alle Muse: figure della mitologia greca e romana, modo sottinteso a tecnica, anch'esso derivante dl greco techne. In origine il termine non indicava una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse,si riferiva a qualcosa di "perfetto". In diversi generi e forme musicali che utilizzano sistemi quali armonia, tonalità e polifonia.
STORIA
Musica dell' Antica Grecia
Nell'antica Grecia nacque una materia, una scienza, che estraeva anch'essa queste ultime due, la matematica, che è parte fondamentale della musica, come Pitagora capì, per la relazione tra rapporti frazionari e suono.Platone affermò che, come la ginnastica serviva ad irrobustire il corpo, la musica doveva arricchire l'animo. Attribuiva alla musica una funzione educativa, come la matematica: secondo lui bisognava saper scegliere fra tanto e poco, fra più o meno, fra bene o male, per arrivare all'obbiettivo finale.
La musica sacra
Nel Cristianesimo ebbe grande diffusione il canto, perché lo stesso "Cristo" veniva descritto come un cantore insieme ai sui discepoli: " E dopo aver cantato l' inno uscì verso il monte degli Ulivi" Mt 26,30. La musica del cristianesimo si sviluppò molto nel luogo di culto, la chiesa: si trattava della musica che veniva eseguita nella liturgia celebrativa della messa.Il canto gregoriano
Agli inizi VI secolo, esistevano in Occidente diverse aree liturgiche europee, ognuna con un proprio rito consolidato, associato ad un specifico cantus planus, ovvero un tipo di canto liturgico monotico (tra i principali, ricordiamo il rito vetero - romano, il rito ambrosiano a Milano, il rito visicotivo - mozarabico in Spagna, il rito celtico nelle isole britanniche, il rito gallicano in Francia, il rito Aquileiese nell' Italia orientale, il rito Benventano nell' Italia meridionale) . La tradizione vuole che alla fine di questo secolo, sotto il papato di Gregorio Magno (590 -604) si sia avuta la spinta decisiva all' unificazione dei riti e della musica ad essi soggiacente.In realtà si ha motivo di credere che l'unificazione avvenisse quasi due secoli più tardi, ad opera di Carlo Magno e sotto l'impulso della unificazione politica che portò alla nascita del Sacro Romano Impero. L'attribuzione a Gregorio Magno. Il prodotto cosidetto antifonario gregoriano, conteneva tutti i canti ammessi nella liturgia unficata.
Il repertorio del canto gregoriano è molto vasto e viene differenziato per epoca di composizione regione di provenienza, forma e stile.
E per finire vi diciamo perché è molto importante la musica:
la musica è importante perché ci ispira a cantare e a suonare degli strumenti.
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