martedì 28 marzo 2017

Clash Royale e Pokemon Go

Ciao a tutti il mio nome è Michele sono un bambino che gioca a Clash Royale e a Pokemon Go , vi avverto questi giochi sono molto    pericolosi perché io un giorno giocavo a Pokemon Go mentre attraversavo la strada e mi son rotto la gamba invece un giorno mentre giocavo a Clash Royale
 e son caduto per le scale e ho rotto il braccio . Quindi vi consiglio di non    giocarci.


Lorenzo

ATTENTI AI PEDOFILI


 
 
 
 
Marco è così attratto dal suo computer: gli piacevano i giochi a pagamento che naturalmente sono i più belli, dalle app come "Instagram", "Facebook","Talking Tom".


Un giorno gli arriva una lettera al computer, ed era un invito a un bar non conosciuto da Marco.




























Marco arriva a casa dopo la scuola e subito va a vedere al computer se gli era arrivata qualche email,
infatti ce nera una, ma diversa dalle altre, ed era un invito ad un bar.
All' inizio Marco era un po' perplesso e si chiedeva se dirlo alla mamma o rispondere senza dirlo a nessuno.
Alla fine Marco senza dire nulla gli rispose: " ci vediamo lì".
Dopo aver risposto si sentì in colpa perché aveva chattato con una persona sconosciuta e allora corse chiudendo la porta a chiave.
Arrivò quel giorno in cui Marco si doveva incontrare con lo sconosciuto al bar.
Uscì di nascosto al bar "ROMEO", c'era un uomo alto e grasso che aveva un sacco di cuoio e chiamò Marco che si avvicinò.

Appena seduto, l' uomo rinchiuse il bambino nel sacco e lo portò via con un furgone.

Alla sera la sua mamma era disperata perché non trovava più Marco.

Alla fine chiamò la polizia, ritrovarono Marco e l' uomo lo misero in carcere.

La mamma di Marco alla sera appena tornati lo mise in punizione per un mese, ma li servì per migliorare il suo comportamento.

 Lucrezia M. e Camillo


Una persona pericolosa

 
 
 
Una persona pericolosa
 
 
 
Ciao a tutti,
mi chiamo Valentina, e ho una sorella di nome Giorgia.
Insieme abbiamo vissuto (e viviamo) tante avventure, ma purtroppo alcune sono state brutte e paurose.
Un po' di tempo fa, io e Giorgia, eravamo su Play Store
per scaricare un gioco: abbiamo scelto "Dragon Mania Legends"
un gioco per cui serve la connessione internet.
Dopo una o due settimane avevamo finito tutti i livelli, ma era possibile allungarli, aprendo un portale con l'aiuto di amici .
Per vedere come si faceva, ci siamo entrate.
C' era solo un nome sulla pagina e cioè Toby: subito dopo siamo provate ad uscire ma la crocetta era ... spenta...fuori servizio!
Ci toccò giocare con lui, ma visto che eravamo molto forti vincevamo tutte le partite.
Dopo un mesetto, Toby cominciò ad insultarci con parolacce, cose offensive...come che non sapevamo giocare, quando invece era lui a non sapere giocare!
Un giorno, lasciammo il telefono sul comodino della nostra camera,
e la mamma, pulendo vide i messaggi di Toby.
Subito dopo ci chiamò:- Ragazze, chi scrive su di voi queste cose offensive ?- ci chiese.- Niente di che, è solo un ragazzo che gioca con noi, ma visto che noi siamo più brave, ci insulta in continuazione.-
-Allora toglietelo!- - Giusto !- rispondemmo in coro.
Finalmente l' incubo era finito !

Caterina e Elena

Attenzione!!! Internet non è uno scherzo


In una scuola, di martedì, era venuta la maestra di informatica Irene  e aveva spiegato ai bambini i pericoli di internet.

Un bambino di nome Davide non credeva alle parole della maestra , anzi la ignorava , pensava che internet fosse solo un modo per conoscersi meglio e giocare.

Così un giorno giocando a un video gioco conobbe una persona, che gli diede un appuntamento in piazza.

Purtroppo quel giorno la madre era appena andata via  e Davide era veramente felice di essere libero.

Si vestì in un battibaleno e finalmente uscì di casa.

 Davide pensava fosse un bambino come lui invece era un signore intenzionato a rapirlo,la madre si era un po' preoccupata andò quindi in camera per vedere se c'era, ma nessun segno, così uscì in piazza e lo vide con un estraneo.

Il bambino in preda alla paura, ma quando vide la madre tirò un sospiro di sollievo.

Da quel giorno Davide imparò la lezione.
 Anita ed Emma

I pericoli di Internet


 
I pericoli di Internet
 
" Mamma, posso giocare un po' con il mio tablet???"  "Ma certo, tesoro, però vedi di stare attenta!"
"Stai tranquilla, mami..."
Allora, Milena iniziò a setacciare la rete per trovare alcune belle foto da postare sui Social.
Ne trovò di bellissime e le postò tutte quante su Instagram.
Di like ne ricevette a decine; perciò, fece un'interminabile diretta nella quale ricevette 200.000 cuoricini!
Era fuori di sé per la felicità, allora chiuse Instagram e iniziò a giocare al suo gioco preferito: Talking Tom.
Ad un certo punto, per sbloccare il nuovo gatto rosa, Milena dovette inserire tutti i suoi dati, dal giorno della sua nascita al conto in banca.
Il giorno dopo, in assenza della madre, suonò al campanello un tale che diceva di essere il corriere.
Milena scese ed egli la rapì e se la portò in un posto pieno di altri amanti di Talking Tom come lei.
L'uomo che l'aveva rapita aveva, non si sa come il numero di sua madre; immediatamente la chiamò e le disse: "Se rivuoi indietro tua figlia, sganciami tutto il tuo oro altrimenti ... morirà!!!"          
La mamma era preoccupatissima e compose il 113 per chiamare la Polizia; arrivarono in tutta fretta ma, testardi com'erano non crebbero al racconto della donna, così dovette cavarsela da sola.
Raggiunse in poco tempo l'edificio grazie alla sua nuova invenzione: il "Trova-FigliaMilena".
Entrò e vide una marea di poveri ragazzini imprudenti, tra cui sua figlia. L'uomo non c'era, perciò chiamò tutti i loro genitori che, in un attimo corsero all' edificio per portarseli a casa.
Rimasero soltanto lei e sua figlia: "Mi dispiace davvero tanto" si scusò Milena "Ti perdono, però non dire che non ti avevo avvertito" "Ora scappiamo perché sta per tornare!".
Madre e figlia fuggirono insieme e arrivate a casa chiamarono la Polizia, che arrestò l'uomo misterioso e lo condannò a un lungo e atroce ERGASTOLO.
Dopo quel giorno non si verificò alcun evento simile (falso) e vissero tutti felici e contenti.
Gloria e Caterina M.


Non lo faccio più !!!

Pesaro,21 febbraio

Caro diario,
 ieri è venuta in classe la maestra di informatica, che ci ha parlato della pericolosità di internet.
A un mio compagno di classe, Matteo,  non gli interessavano questi argomenti e mentre la maestra spiegava lui disegnava nel quadernino.
Il giorno dopo Matteo stava giocando a Clash Royale e ha ricevuto tante brutte parole tramite il suo clan. Gli è anche arrivato un messaggio che diceva :"Vediamoci domani, vicino alla palla del POMODORO alle ore 00:00 .

Allora Matteo ci andò e arrivato vide un uomo grande e panciuto che lo poteva abbattere in un minuto. Sperava che non era lui che doveva incontrare, quindi girò a largo. A un certo punto  sentì che qualcuno lo stava chiamando e quel qualcuno era proprio l' uomo di prima!!!
Si avvicinò a Matteo e lo rinchiuse in un sacco, ma in quell' istante arrivò la sua mamma e chiamò la polizia. Tornato a casa Matteo ha ricevuto una durissima punizione, ma almeno ha imparato la lezione.

Marilou

Storia di CLASH ROYALE


 Una volta mentre stavo giocando a un gioco che si chiama CLASH ROYALE è entrato nel clan un ragazzo che su questo gioco si chiamava Sono Drogato.  Questo ragazzo sapeva tutto di noi: sapeva dove abitava un mio amico e questo ragazzo ha iniziato a insultarci. Allora chiamai mio fratello maggiore e gli raccontai dell' accaduto e così abbiamo deciso di buttarlo fuori dal clan . Dopo lui è rientrato e  mio fratello ha deciso di insultarlo come aveva fatto lui. Il giorno dopo a scuola ne abbiamo parlato e alcuni mie amici hanno deciso di denunciarlo ma per me mi sembrava che sarebbe stato un po' troppo eccessivo perché non sapevamo chi era. Alcuni giorni dopo questo ragazzo è rientrato e abbiamo iniziato a insultarci e alla fine li abbiamo chiesto come si chiamava e lui dopo di un po' ci ha risposto e ha detto che si chiamava '' Marco Banana '' questo nome vi farà un po' ridere  e non ci crederete ma secondo i miei compagni era vero perché lui non diceva altre cose.
Dopo abbiamo fatto la pace e siamo diventati amici di questo ragazzo e dopo è  uscito dal clan e da quel momento non l' abbiamo più visto.

antipatici come i VIRUS!!!



                                                                 Antipatici come i ...
                                                                      
                                                                       VIRUS!!!

Ciao mi chiamo Davide ,

oggi vi racconterò un' esperienza che ho vissuto qualche giorno fa...
A scuola mi avevano assegnato come compito :una ricerca su Giovanni Pascoli.
Al pomeriggio andai al computer a cercare qualche informazione intrigante ,da aggiungere alla mia ricerca; dopo un po' mi stufai di cercare dati per il mio compito e andai a giocare ad un gioco online chiamato "BATTAGLIE A TUTTO SPIANO".
Lì iniziai a giocare con persone che non conoscevo; e conobbi  Andrea ,insieme svolgemmo alcune partite : la maggior parte delle volte vinsi io(65%) .
Dopo di che Andrea iniziò ad insultarmi con parolacce e cose varie...
la mia autostima scese dalla testa ai piedi .
In quei giorni a scuola andavo molto male, tutti mi chiedevano quale fosse i motivo ,ma io non sapevo cosa rispondere.
Dunque tornai al computer per dire ad  Andrea di smetterla con questa "lotta" inutile, mentre tornai al computer vidi mia mamma che stirava li vicino , quindi mi preoccupai perché  pensai che avesse guardato tra le mie cose!
Infatti era così!!!Mi chiamò in cucina per parlarmi ed io ero molto agitato , mi chiese una serie di domande :
-Chi è Andrea? Perché ti insulta? Quale è il motivo?
E anche questa volta non sapevo cosa dire ... Alla fine le raccontai tutto!
Mia mamma non si arrabiò  anzi mi comprese e disse che anche a lei successe una cosa del genere!!!
Allora prese in pugno la situazione e contattò Andrea ,gli disse di smettere con gli insulti e le parolacce.
Da quel giorno io e Andrea non ci sentimmo più e tutto tornò come prima!!!


Matilde e Carolina   

REATI ONLINE E CRIMINI INFORMATICI


In questi ultimi tempi abbiamo notato una certa preoccupazione da parte di persone che temono di aver commesso reati telematici o crimini informatici e si fanno la domanda: " ho fatto questo e questo, posso essere denunciato?" oppure: " possono risalire a me?".

Tuttavia, crediamo sia importante saper, dal punto di vista tecnico, cosa significa oggi crimini informatici o reati telematici.

La maniera migliore è elencare le cinque grandi categorie di reati principali che si consumano  quotidiana mente su internet, nel mondo.

Interne è il posto ideale per  la collaborazione, per lo scambio di idee e di informazioni ed è la nostra più grande risorsa per costruire un mondo migliore, ma ha  anche il suo lato oscuro.

Ogni anno miliardi di dollari  o euro sono fatti tramite una serie di diversi reati informatici e le vittime sono solitamente persone come voi o noi.

Il nostro obbiettivo, quindi non è solo capire cosa è un reato informatico ma, soprattutto, come difendersi e non diventarne vittima.

la polizia postale e delle comunicazioni è l' autorità italiana a cui denunciare i crimini informatici ed i reati telematici.

1) VIRUS e MALWARE
Ci sono Malware  che infettano il computer e poi chiedono soldi all'utente per liberarsene comprando un software

2)  IL FURTO DI IDENTITA'
Qualcuno, prende il tuo nome su internet e riesce, grazie ad abilità da truffatore, ad accedere alle tue informazioni personali,  per utilizzarle a proprio vantaggio, per fare ricatti, per arrivare ad altre  persone.

3) CYBERSTALKING

Il cyberstalking  in generale è un crimine ed un reato, l' uso di internet per infastidire ripetutamente un' altra persona.  Se io insulto uno tutti i giorni, ripetutamente, allora può  diventare Stalking .
Se poi si arriva alle minacce, sempre in maniera ripetuta nel tempo, sono sicuramente in un reato .
Lo stesso vale anche per minacce e insulti ripetuti via EMAIL o via FACEBOOK o via INTERNET.

4)  PEDOFILIA
Questo e il reato più grave e peggiore che ci possa essere su internet, un vero crimine che nessuna autorità al mondo lascerà mai  passare impunito.
Se  si finisce per caso in siti con contenuti di questo tipo, non esitate a denunciare la pagina web sul sito della polizia.


5) SPAM
Lo spam è costituito dai messaggi di posta di pubblicità non autorizzata. Purtroppo lo spam è un mezzo per guadagnare molti soldi. Lo spam e illegale in molti paesi ed è un reato grave e penale.

Chiara e Filippo