martedì 21 novembre 2017

Caccia al tesoro su Rossini Gloria e Alessandro M.. Rossini malato immaginario?

Oggi cercheremo con Google le informazioni più succulente su Rossini: sulla sua vita pubblica e privata, il suo lavoro e le sue opere.
Chi ha conosciuto? Da che famiglia veniva? Cosa amava e cosa odiava?

Rossini era un ipocondriaco, afflitto da un terrore patologico della morte ma era anche fisicamente ammalato: aveva un disturbo dell'udito che rende i suoni troppo acuti". Fu la malattia la causa del ritiro? 




Nella sua prima giovinezza era solito trascorrere le serate in allegra brigata e il suo comportamento incauto gli costò una malattia venera il senso di colpa che lo indusse a condurre una vita morigerata rinunciando a cibi ipercalorici ed alcool di cui era  estremamente ghiotto.

Soffrì anche di depressione cosiddetta bipolare: disturbo psichico con alternanza di “alti e bassi” del tono dell’umore. Si manifestarono idiosincrasie, atteggiamenti maniacali, un vero e proprio comportamento ossessivo, quale quello per le parrucche che indossava per nascondere la calvizie e per cui aveva una vera e propria fissazione.

Il male oscuro della depressione, negli ultimi anni della sua esistenza, l’abbandonò miracolosamente, fece ritorno il suo celebre senso dell’umorismo e, fatto ancor più notevole, riprese a comporre. 

Passò il resto dei suoi giorni a ricevere conoscenti, ammiratori tra cene luculliane a base di micidiali menù.
Il musicista così, già con qualche chilo di troppo fin dalla gioventù, continuava ad aumentare di peso perché si nutriva prevalentemente di ghiottonerie, dolciumi e leccornie varie. 

Col passare del tempo l’aumento di peso, unitamente all’eccessivo consumo di sigari, non risparmiò di certo cuore e polmoni: così il compositore cominciò a mostrare tutti i segni della bronchite cronica.



Caccia al tesoro su Rossini di Lucrezia Merli e Ludovico. Il testamento

Oggi cercheremo con Google le informazioni più succulente su Rossini sulla sua vita pubblica e privata, il suo lavoro e le sue opere
Chi ha conosciuto ?  
Da che famiglia veniva ?
Cosa amava e cosa odiava ?

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Alla mia morte sarà impiegata la somma di due mila lire al più per i miei funerali; il mio corpo sarà seppellito dove stimerà conveniente mia moglie.

















Abbiamo scovato il testamento di Rossini. Ecco cosa aveva deciso di lasciare 
A titolo di legato, e per una volta tanto, lascio a mio zio materno Francesco Maria Guidarini, dimorante a Pesaro, sei mila franchi; 





alla sua morte e a chi:

a Maria Mazzotti mia zia materna dimorante a Bologna, cinque mila franchi; ed a' miei due cugini dimoranti a Pesaro, Antonio e Giuseppe Gorini, due mila franchi a ciascuno.
Questi legati sono la mia sola ed unica volontà e saranno pagati subito dopo la mia morte, se vi sarà il denaro disponibile; nel caso contrario i miei esecutori testamentari prenderanno il tempo necessario corrispondendo l'interesse del 5 per cento. 
Se i predetti legatarii mi fossero premorti, le somme legate passeranno ai loro figli maschi e femmine in parti uguali. 

A parte questi legati a titolo individuale Rossini nominò erede universale delle sue ingenti fortune il Comune di Pesaro. L'eredità fu utilizzata per l'istituzione di un Liceo Musicale cittadino. 

Quando, nel 1940, il liceo fu statalizzato, diventando il Conservatorio Statale di Musica Gioachino Rossini, l'Ente Morale a cui erano state conferite proprietà e gestione dell'asse ereditario rossiniano fu trasformato nella Fondazione Rossini
Finalità della Fondazione, che è tuttora in piena attività, sono: il sostegno dell'attività del Conservatorio, lo studio e la diffusione nel mondo della figura, della memoria e delle opere del pesarese. 
La Fondazione ha collaborato, fin dagli inizi, con il Rossini Opera Festival e ha concorso in misura significativa a predisporre gli strumenti culturali (le "edizioni critiche" delle opere rossiniane) che sono stati alla base della Rossini-renaissance dell'ultimo trentennio del Novecento.

Caccia al tesoro su Rossini di Alessandro A. e Mario. Perché fece il compositore?

Oggi cercheremo con Google le informazioni più succulente su Rossini: sulla sua vita pubblica e privata , il suo lavoro e le sue opere. Chi ha conosciuto ? Da che famiglia veniva ?  Cosa amava e cosa odiava ?



Dal 1802 ricevette a Lugo l'insegnamento di G. Malerbi, a Bologna Rossini iniziò lo studio del canto: fu contralto e cantore all'Accademia filarmonica.
Nel 1806 scrisse la prima opera: Demetrio e Polibio, rappresentata nel 1812 e completò gli studi (anche di canto) con padre Mattei. 


Era di semplici origini: il padre era suonatore nella banda cittadina e nelle orchestre locali, mentre la madre, Anna Guidarini, era una cantante di discreta bravura che trasmise al figlio la passione del canto e della musica. 

Suonava il pianoforte e la spinetta presso il maestro Giuseppe Prinetti.

Nel 1806, a quattordici anni, si iscrisse al Liceo musicale bolognese, dove studiò intensamente composizione appassionandosi alle pagine di Haydn e di Mozart guadagnandosi il soprannome di  "tedeschino" mostrando grande ammirazione per le opere di Cimarosa.

Nei vent'anni successivi, Rossini compose una quarantina di opere, arrivando anche a presentarne al pubblico 4 o 5 in uno stesso anno; in occasione delle prime rappresentazioni dei suoi lavori, il pubblico italiano gli riserverà accoglienze controverse. Si passò infatti da straordinari successi ad accoglienze freddine e perfino a clamorosi insuccessi, tra i quali è divenuto storico quello del Barbiere di Siviglia.

Abbandonato il teatro d'opera, Rossini entrò in una fase di crisi personale e creativa. 

Caccia al tesoro su Rossini di Gianluca ed Emma. Dove visse e perché?

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Chi ha conosciuto? Da che famiglia veniva? Cosa amava e cosa odiava? 

Rossini nacque a Pesaro nel 1792 ed ancora oggi possiamo visitare la sua antica dimora in Via Rossini n.34 a Pesaro.

Il padre di Gioacchino era originario di Lugo (Ravenna) e la famiglia Rossini fu costretta a frequenti trasferimenti da una città all'altra tra Emilia e Romagna.
Dal 1802 la famiglia vive per qualche anno a Lugo, successivamente si trasferisce a Bologna

Nel 1859 lo Stato Pontificio cominciò a venire annesso dall'esercito sabaudo a partire dal territorio delle Legazioni. Rossini, che già nel corso della precedente rivoluzione nazionale (1848-1849) aveva ritenuto più prudente lasciare Bologna per Firenze, si stabilì definitivamente a Parigi.

La Casa Museo di Gioachino Rossini da fine luglio 2015 si presenta completamente rinnovata grazie all'importante intervento di riqualificazione realizzato da di Sistema Museo, in collaborazione con il Comune di Pesaro e la Fondazione Gioachino Rossini.

Pesaro dedica dal 1980 un importante festival estivo, il Rossini Opera Festival.


Caccia al tesoro su Rossini Filippo Elena. Il tempio di Rossini.

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Chi ha conosciuto?
Da che famiglia veniva?
Cosa amava e cosa odiava?

Abbiamo trovato delle informazioni sul Tempietto di Gioacchino Rossini

Il Tempietto Rossiniano è situato a Pesaro nel settecentesco Palazzo Olivieri di proprietà della Fondazione Rossini acquistato utilizzando parte dell’eredità che Gioachino Rossini lasciò alla città di Pesaro.


Il palazzo è stato affrescato dal pittore pesarese Gian Andrea Lazzarini (1710-1801) e dai suoi allievi che nella sala antecedente il Tempietto Rossiniano (la così detta sala dei marmi) raffigurò nascita e vicende storiche della comunità pesarese. Particolare curioso, quelli che sembrano veri marmi sono invece frutto di una tecnica che usa scagliola mescolata a colore.
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Nel tempietto rossiniano sono custoditi gli autografi delle opere rappresentate a Napoli per la prima volta:
Elisabetta, Regina d’Inghilterra (4 ottobre 1815),
Otello, ossia il Moro di Venezia (4 dicembre 1816),
Armida (11 novembre 1817),
La donna del lago (24 ottobre 1819),
Maometto II (3 dicembre 1820),
Adina (22 giugno 1826).
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Vi è inoltre conservata la Petite Messe Solennelle scritta nel 1863 quando Rossini era a Parigi, che reca una celebre dedica ironica al “buon Dio”. Vi si vede anche l’intero corpus dei Péchés de vieillesse, composizioni cameristiche che Rossini scrisse nell’ultima parte della sua vita e destinò al proprio salon. Tra gli altri manoscritti ve n’è uno, acquistato dalla Banca delle Marche, che rappresenta il più antico autografo teatrale di Rossini. Esso contiene un’aria da inserire in un’opera di Luigi Mosca secondo una abitudine ottocentesca praticata da Rossini specie negli anni giovanili.

Tra i recenti acquisti, uno dei più importanti, il manoscritto autografo “Il voto filiale”, una piccola cantata che Rossini compose a Napoli nel 1820 per Francesca Gnecco, figlia dell’impresario Emanuele Gnecco. L’autografo ben conservato, è composto di poche pagine senza correzioni di sorta.
A questi si sono aggiunti gli autografi rossiniani della collezione di Ld. Saint Davids di recente acquistata con il concorso delle istituzioni pubbliche e private della città di Pesaro.

Un settore apposito è dedicato alle numerosissime onorificenze che Rossini ricevette nel corso della sua vita, da sovrani, governi ed associazioni di tutto il mondo. Nella parte superiore delle teche vengono custodite lettere ed immagini di Rossini, dei suoi genitori.
Nella parete di sinistra è esposto il quadro di Gustave Doré che ritrae Rossini sul letto di morte.

Caccia al tesoro su Rossini Lorenzo e Camillo. Testo de "il viaggio a Reims" modificato, perché?

Oggi cercheremo su Google le informazioni  più succulente su Rossini :Sulla sua vita pubblica e privata , il suo lavoro e le sue opere . Chi ha conosciuto?Da che famiglia veniva? Cosa amava o odiava ?

Cercando online abbiamo trovato questo argomento su un opera  di Rossini messa in scena questo anno


A Barcellona il testo dell’opera di Gioacchino Rossini “Viaggio a Reims è stato modificato.
Irina Lungu, famosa soprano, ha cantato “L’amore splenderà” anzichè “La croce splenderà”.
Perchè?Per motivi di “correttezza religiosa”
Irina ha dichiarato: «Io non devo difendere il mio credo religioso salendo sul palco, non è certo compito di un cantante, ma non sono d’accordo con questa imposizione ridicola».
Proprio a Barcellona, dove le autorità avevano dichiarato che non si sarebbero fatte intimorire dal terrorismo islamico il simbolo cristiano è stato sepolto dal multiculturalismo estremo. 
Già in Spagna si era verificato un altro fatto allarmante, che aveva provocato le proteste dei tifosi del Real Madrid. La squadra madrilena, infatti, aveva deciso di giocare senza la croce (che fa parte del suo stemma) le partite programmate nei paesi arabi.




CACCIA AL TESORO SU ROSSINI Marilou e Francesco. La sua famiglia d'origine

Oggi cercheremo le informazioni più succulente su Rossini sulla sua vita pubblica e privata , il suo lavoro e le sue opere.


Chi ha conosciuto?Da che famiglia veniva?
 Gioachino Rossini, o Gioacchino, al battesimo Gioacchino Antonio Rossini[,nato a Pesaro il 29 febbraio del 1792,chiamato dagli ammiratori "il cigno di Pesaro".Musicò opere liriche, tragedie e commedie.
 Era di semplici origini: il padre era suonatore nella banda cittadina e nelle orchestre locali, mentre la madre, Anna Rossini, era una cantante di discreta bravura che trasmise al figlio la passione del canto e della musica.
La madre era figlia del fornaio pesarese Domenico Guidarmi e di Lucia Romagnoli, nativa di Urbino, in Pieve di Cagna. Nel 1791 conobbe Giuseppe Rossini, detto Vivazza, originario di Lugo di Romagna, che nello stesso anno si era trasferito a Pesaro, dove faceva l'accompagnatore musicale, con l'obbligo di vestire la livrea di colore rosso, nelle pubblicazioni di bandi: era, dunque, in forza alla municipalità pesarese, in qualità di "trombetta" (sapeva suonare anche il corno-. Anna, rimasta incinta di Giuseppe, lo sposò nello stesso 1791 nel mese di ottobre, e il 29 febbraio del 1792 diede i natali a Gioacchino.
Quando il padre fu incarcerato per un anno, per aver aderito ai moti francesi, la madre, dotata di una bella voce da soprano, ebbe la possibilità d'iniziare la sua attività di cantante, perché con l'arrivo dei francesi, era stato concesso anche alle donne di esibirsi sui palcoscenici (in uno spettacolo ad Imola, nel 1804, partecipò anche Gioacchino, in un duetto con la madre, avendo, anch'egli, un'apprezzabile voce ed avendo manifestato, in gioventù, il desiderio di abbracciare tale carriera-, ciò che prima, sotto il governo pontificio, era severamente vietato.
Si esibì dal 1797 al 1808, come cantante, in un repertorio esclusivamente comico, composto di circa quindici ruoli. La grazia della persona e della voce suppliva alla mancanza di educazione musicale, consentendole di cimentarsi, anche nel ruolo di primadonna, in opere di Cimarosa, Paisiello, Mayr, Fioravanti, Gazzaniga, Weigl. La sua breve carriera si svolse nei teatri di Ancona, Ferrara, Bologna, Jesi, Imola, Ravenna, Reggio Emilia e Bagnacavallo.
Gioacchino Rossini, legato da affetto e adorazione per la madre, cantante di un certo talento e di grande bellezza, così la descrive: "Slanciata e ben proporzionata, con una carnagione fresca e piuttosto pallida, dentatura perfetta, magnifici capelli neri ricciuti. Era sempre allegra e di buon umore, con un eterno sorriso sulle labbra e sul viso un'espressione di angelica dolcezza".
Della famiglia, fino a quel momento solo Giuseppe Rossini si occupava professionalmente di musica, nella sua qualità di trombetta comunale molto probabilmente impiegato in modo saltuario anche in teatro.
Risultati immagini per foto giuseppe rossiniDi quei fatti remoti Rossini tendeva a dare un'immagine lievemente travisata. Suo padre aveva perso il posto a causa della temporanea restaurazione austro-russa del 1799-1800, e non per l'intervento dei francesi, anche se era stato il loro arrivo l'antefatto delle sue disavventure.

Caccia al tesoro su Rossini Caterina B. e Carolina. Isabella Colbran


OGGI CERCHEREMO SU GOOGLE LE INFORMAZIONI più SUCCULENTE SULLA VITA DI ROSSINI PUBBLICA E PRIVATA , IL SUO LAVORO E LE SUE OPERE, CHI HA  CONOSCIUTO? DA CHE FAMIGLIA VENIVA? COSA AMAVA E COSA ODIAVA?                   


Isabella Colbran (Madrid, 28 febbraio 1784 – Castenaso, 7 ottobre 1845) soprannominata "il rosignolo nero"  è stata un soprano e una compositrice spagnola, prima moglie del grande operista Gioachino Rossini.

A Napoli divenne l'amante dell'impresario teatrale Domenico Barbaja e in seguito conobbe Gioachino Rossini, con cui si sarebbe sposata anni dopo. 
Tra Rossini e la Colbran iniziò una collaborazione sul palcoscenico, che portò Rossini a scrivere per lei le parti protagonistiche più importanti delle sue opere rappresentate a Napoli (fatta eccezione per l'ultima, a Venezia).


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Le nozze si svolgono in tutta segretezza a Castenaso, nel Santuario della Madonna del Pilar (sec. XVII). I coniugi posseggono a poca distanza dalla chiesa una grande villa, un tempo dimora estiva degli alunni e del rettore del Collegio di Spagna, che il padre di Isabella ha acquistato all'incanto dalla nobile istituzione nel 1812.Le nozze si svolgono in tutta segretezza a Castenaso, nel Santuario della Madonna del Pilar (sec. XVII). I coniugi posseggono a poca distanza dalla chiesa una grande villa, un tempo dimora estiva degli alunni e del rettore del Collegio di Spagna, che il padre di Isabella ha acquistato all'incanto dalla nobile istituzione nel 1812. 
Rossini e la Colbran si sposarono il 16 marzo 1822 nel vicino Santuario della Madonna del Pilar a Castenaso, dove la cantante possedeva una villa e una cospicua rendita, fatta di ingenti proprietà terriere in Emilia, offertagli in dote dal padre dopo che era morto nel 1820. Dopo il suo ritiro dalle scene, la moglie trasformerà la villa di Castenaso in giardino di delizie, con molte spese superflue, provocando le continue lamentele del suocero.


 Tornato a Bologna nel 1830, Rossini sarà l'idolo della bella società e protagonista della locale vita mondana.  Dopo il suo ritiro dalle scene, la moglie trasformerà la villa di Castenaso in giardino di delizie, con molte spese superflue, provocando le continue lamentele del suocero.
 Tornato a Bologna nel 1830, Rossini sarà l'idolo della bella società e protagonista della locale vita mondana.  Dopo il suo ritiro dalle scene, la moglie trasformerà la villa di Castenaso in giardino di delizie, con molte spese superflue, provocando le continue lamentele del suocero. Tornato a Bologna nel 1830, Rossini sarà l'idolo della bella società e protagonista della locale vita mondana.  Dopo il suo ritiro dalle scene, la moglie trasformerà la villa di Castenaso in giardino di delizie, con molte spese superflue, provocando le continue lamentele del suocero. Tornato a Bologna nel 1830, Rossini sarà l'idolo della bella società e protagonista della locale vita mondana.

  Dopo il suo ritiro dalle scene, la moglie trasformerà la villa di Castenaso in giardino di delizie, con molte spese superflue, provocando le continue lamentele del suocero. Tornato a Bologna nel 1830, Rossini sarà l'idolo della bella società e protagonista della locale vita mondana.  Dopo il suo ritiro dalle scene, la moglie trasformerà la villa di Castenaso in giardino di delizie, con molte spese superflue, provocando le continue lamentele del suocero. Tornato a Bologna nel 1830, Rossini sarà l'idolo della bella società e protagonista della locale vita mondana. 
Dopo l'insuccesso dell'ultima opera rossiniana rappresentata al Teatro La Fenice a Venezia, decise di abbandonare le scene e si trasferì a Parigi con il marito, dal quale però si separò nel 1837 a Bologna. 
La Colbran infatti amava il gioco d'azzardo e la vita dispendiosa dell'alta società parigina, venendo così mal sopportata dalla famiglia del marito che finì per lasciarla.
Isabella Colbran fu una grande cantante, ammirata da Stendhal, e interprete capace di infondere passione e intensità drammatica nel suo canto, nonché autrice di quattro raccolte di canzoni.

Morì in solitudine nella sua villa di Castenaso, che il marito le aveva lasciato in usufrutto dopo la separazione, a causa di una breve malattia. Aveva sessant'anni. L'anno successivo alla sua morte (1846) Gioachino Rossini poté finalmente sposare Olympe Pélissier, l'ex cortigiana francese che era diventata da anni la sua compagna.
Isabella Colbran è sepolta accanto a suo padre Giovanni e ai genitori di Rossini.






  










Caccia al tesoro su Rossini Lucrezia e Chiara: La nascita di Rossini

Oggi cercheremo con google le informazioni più succulente su Rossini : sulla sua vita pubblica e privata, il suo lavoro e le sue opere e chi ha conosciuto ? Da che famiglia veniva ? Cosa amava e cosa odiava ?

Risultati immagini per segno zodiacale pesci

Figli di un suonatore d'orchestra e di una cantante d'opera attivi nei teatri di provincia italiani: Giovacchino Antonio Rossini nasce al primo piano di un’abitazione accanto alla Cattedrale di Pesaro il 29 febbraio 1792, un bimbo così grazioso da essere soprannominato “il piccolo Adone” dagli amici di famiglia.
Gioachino Rossini è nato il 29 febbraio, quindi festeggiava il suo compleanno ogni 4 anni, perché nato nell'anno bisestile.

Il segno zodiacale di Gioachino Rossini è Pesci

Una curiosità sulla data di nascita del compositore:
La Nazionale di calcio italiana vince per la prima volta in Inghilterra, nello stadio di Wembley, grazie ad un goal di Fabio Capello ed alle miracolose parate di Dino Zoff. 







caccia al tesoro su Rossini Caterina M. Matilde A. Gian Marco G. L'amore per il cibo.

Oggi cercheremo con Google le informazioni più succulente su Rossini sulla sua vita pubblica e privata, il suo lavoro e le sue opere.
Chi ha conosciuto? Cosa amava? Cosa odiava?                                                                          
Ecco le succulente informazioni che abbiamo trovato ...

Rossini amava particolarmente tartufi, fois gras, tacchini ripieni, prosciutti e zamponi: nella sua vita, la sala da concerto e la sala da pranzo erano aspetti complementari dell’arte di vivere.   

 Da vero gourmand, si faceva spedire prelibatezze da tutta Europa: da Napoli faceva arrivare i maccheroni, da Siviglia i prosciutti, da Gorgonzola il formaggio, da Milano il panettone. 
I regali a lui più graditi erano le mortadelle, gli zamponi, o comunque cose da mangiare; fondamentali per Rossini, specie sull’insalata e i maccheroni, erano i tartufi spediti da Ascoli.

Innumerevoli sono gli aneddoti, le lettere, le storie, dove musica, cucina e vino si incontrano.           Una delle sue frasi più celebri è la seguente: “Ho pianto tre volte nella mia vita: quando mi fischiarono la prima opera, quando sentii suonare Paganini e quando mi cadde in acqua, durante una gita in barca, un tacchino farcito ai tartufi“.   

L’amore di Rossini per la buona cucina e il buon vino matura certamente nei primi anni della sua vita, vissuti a contatto con i profumi e i sapori del territorio delle Marche .

Gioachino Rossinimolto più di tanti altri suoi colleghi compositori-buongustai legò il proprio nome a quella festa dei sensi che è l’enogastronomia.

Quello di Rossini era un palato non solo goloso, ma anche pronto agli abbinamenti più calorici e bizzarri, raffinato in fatto di vini ed insaziabile fino al punto di riuscire ad ingurgitare ben dodici bistecche una dopo l’altra!  
Lui pensava che: 
"Dopo il non far nulla io non conosco occupazione per me più deliziosa del mangiare, mangiare come si deve, intendiamoci. L’appetito è per lo stomaco ciò che l’amore è per il cuore ."
Una volta, il compositore vinse per una scommessa un tacchino ripieno di tartufi, ma il perdente continuò a fare lo smemorato per molto tempo. 
Un giorno il Rossini decise di riscuotere quello che gli spettava di diritto, si avvicinò al suo debitore e gli disse:                                                                                 
- Ebbene? Questo famoso tacchino quando si mangia?  -Vi dirò, Maestro: non è ancora propizia la stagione per i tartufi di prima qualità -Niente, niente! Cotesta è una falsa notizia, che, per non farsi riempire, mettono apposta in giro i tacchino
Una delle sue attività preferite è quella di riuscire a trovare qualche nuovo elemento da aggiungere a piatti già noti, ricercando così nuovi aromi e sapori e riuscendo a dar vita a deliziose variazioni sul tema.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          








martedì 7 novembre 2017

Mercatino di Natale 2017


Il mercatino di Natale serve per fare conoscere i molti talenti manuali dei ragazzi.
I bambini di quinta attraverso il mercatino vogliono offrire il loro punto di vista sul Natale.
Il denaro ricavato servirà per sovvenzionare degli incontri con esperti rivolti ai genitori sull'educazione dei bambini.
Speriamo di riunirvi tutti perchè sopratutto i bambini ci hanno messo molto impegno per regalarvi la loro opinione.

Noi bambini di quinta non vi possiamo dire niente su quello che stiamo preparando, però vi manderemo una foto misteriosa;
Cosa sarà?




                                                                                                  Grazie, Marilou e Ludovico


I regali più richiesti da un bambino per la sua Comunione

Un bambino per la sua Comunione desidererebbe questi regali: Hoverboard, Play Station 4, Telefono, Tablet , Bicicletta, Pallone della Serie A,  Piscina, Ferrari, Computer, Fifa 18.
Risultati immagini per fifa 18










Perché:

  • Hoverboard: è comodo per andare in giro
  • Play Station 4: è divertente giocarci
  • Telefono, è utile e bello averlo,
  • Tablet, è utile per guardare i video su youtube,    
  • Bicicletta, è bello andarci in giro, 
  • Pallone della Serie A, è bello giocarci a calcio, 
  • Piscina, è bello nuotarci e tuffarcisi, 
  • Ferrari, è bellissima,
  • Computer, è utile per le ricerche e comodo per giocarci,
  • Fifa 18, è bello fare carriere e giocarci con i tuoi amici.   
Risultati immagini per tablet

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Tra quante cose i genitori quali vorrebbero comprargli.

    • ,bicicletta e Play Station 4.
    • Station 4.                                  

Dove vorremmo andare in gita quest' anno


Quest'anno noi vorremmo andare tre giorni allo Juventus Stadium a Torino e quattro giorni a Barcellona Camp Nou per incontrare Lionel Messi e Luis Suàrez.
Sarebbe una bellissima e sportiva avventura anche perché potremmo incontrare i nostri idoli, soprattutto alcuni della nazionale italiana come Gian Luigi Buffon o Messi considerato il calciatore più forte del mondo per il suo maggior numero di palloni d'oro. Questo è il sogno di ogni bambino.
La giornata dovrebbe iniziare così;
dopo essere tornati da scuola dovremmo partire insieme per andare a Torino per passare i bellissimi quattro giorni allo Juventus stadium ed incontrare la squadra e poter fare alcuni allenamenti e avere alcuni autografi.
Dopo i quattro giorni spettacolari indimenticabili vorremmo andare all'aeroporto di Roma per arrivare a Barcellona al Camp Nou  poter giocare con Messi o Suàrez.

Natale 2017 : regali più richiesti dai bambini quest'anno

Natale 2017: 🔜
i regali più richiesti dai bambini quest'anno

Il Natale è vicino!
I vostri bambini cominceranno a chiedervi regali su regali quindi riempite i vostri portafogli, ma state sicuri che diventeranno quasi subito vuoti!!!!!!!! (Se non farete attenzione)

Secondo le nostre statistiche, i più richiesti saranno:
giochi per Xbox o Play Station,                                                                                                                Lego (ninjago,lego friends,technic,city),                                                                                              figurine dell'Adrenalyn XL,                                                                                                            maglie dei calciatori famosi,                                                                                                                telefoni (soprattutto iphone7,8,8 plus,10),                                                                                    peluche,                                                                                                                                              bambole (Barbie),
macchine fotografiche,                                                                                                            macchinine telecomandate,                                                                                                                pezzi da collezione,                                                                                                                              giocattoli vari ispirati ai cartoni animati (soprattutto Pj Masks, Paw Patrol, Dottoressa Peluche...) 
scarpe Adidas, Nike, Diadora, Puma,Geox, Mercurial                                                                        Apple watch,                                                                                                                                        varie cover (ora a Pesaro ha aperto pure il Cover Store),                                                                    Hoverboard,                                                                                                                                  Nintendo Switch,
computer ,
animali domestici,
DVD (film e Wii),
Silvanian Familes,
giochi in scatola (Monopoly, Gioco della vita, Labirinto magico, Forza quattro, Il gioco dell'Oca...),
Garmin (orologi contapassi),
Pasta magica e slime vari,
Squishy...


Ma per i bambini ottenerli non sarà una passeggiata, infatti i genitori preferiranno regalargli:
libri,
giocattoli educativi,
vestiti carini,
cancelleria...
Insomma, il minimo indispensabile per i bambini di oggi.


Comunque, secondo noi, nonostante ciò che riceveremo a Natale, saremo comunque felici di vivere la sua magia!!!
🔝🔝🔝


Gloria, Elena e Camillo

A che età un bambino dovrebbe prendere uno smartphone?

Per noi un bambino deve usare uno smartphone all'età di undici anni (in prima media) perché a questa età riescono a capire la pericolosità del telefono ( alcuni ragazzi) e  alcune volte non  offendono nelle chat .
Risultati immagini per computer appleRisultati immagini per iphone xNel telefono ci sono alcuni giochi e applicazioni che sono pericolose sia per i ragazzi e per i bambini, perché esistono dei pedofili : sono delle persone che si infiltrano in alcune applicazioni e cercano di conoscere le tue abitudini ad esempio quando esci... Quando ti "conoscono" loro vengono in casa a derubarti o ti fanno del male. Poi ci sono i VIRUS che sono altrettanto pericolosi :si impossessano del tuo computer, telefono...E lo controllano scoprendo tutti i tuoi dati e facendo impazzire tutte le tue applicazioni.    



Lucrezia Merli e Carolina Lisotti 💖💖💖💖💖💖      










Gita all'archivio di Stato

Gita all'archivio di Stato

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Il 25\10\2017 siamo andati all'archivio di Stato insieme a Crissa, la mamma di Alessandro, e la suora.
Quando siamo arrivati ci hanno accolti due ragazze: Katia e Michela che ci hanno fatto alcune domande sugli archivi: se sapevamo cosa fosse, se a casa ne abbiamo uno,se eravamo già andati a visitarlo...
Successivamente ci hanno mostrato alcune pergamene in pelle di pecora, dalle più grandi alle più piccole, dalle più scritte alle più disegnate; abbiamo avuto anche la possibilità di toccarle e di fotografarle.
IMG_2791Poi Michela ci ha fatto vedere un video sui vari tipi di scrittura di antiche civiltà come i Romani che scrivevano su tavolette ricoperte di cera, allora abbiamo fatto un laboratorio sulla loro scrittura:ci hanno dato una tavoletta ricoperta di cera ed un bastoncino con la punta per scrivere.
Katia e Michela ci hanno portati dentro un piccolo archivio a vedere altri documenti e per vedere la stanza.
Nel tornare a scuola ci siamo fermati in piazza del Popolo a fare merenda, finito siamo tornati in classe ed abbiamo fatto lezione.
Ci siamo divertiti molto ed è stata un esperienza unica.



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Perchè tutti i bambini a natale vogliono i videogiochi?

                         Perché i bambini a Natale vogliono videogiochi?

Molti bambini chiedono la Play-station per Natale, è una specie di droga purtroppo perché basta avere un solo gioco e poi diventi dipendente.
Però tutto questo non è colpa del bambino ma è dei genitori che  gliela comprano e gli permettono senza un tempo limitato di giocare, la dipendenza aumenta. 
Il mondo è peggiorato rispetto a molto tempo fa, perché i nostri genitori chiedevano giochi da tavolo (ai loro tempi l'elettronica non era per niente avanzata di conseguenza non esistevano cellulari, tablet, computer....).
Invece la maggior parte di noi  bambini chiedono giochi elettronici, questo ci mostra che il mondo ha compiuto una metamorfosi.
Inoltre i genitori comprano giochi non adatti alla loro età che hanno lo scopo di uccidere e quindi usare violenza che a sua volta creano dentro il bambino: paura, violenza e cattiveria che usano anche nel mondo che gli sta attorno, per colpa di questi giochi.
Ci sono bambini che su questi giochi arrivano a spendere oltre 1500€ per avanzare di un livello che poi non è neanche detto tutto ciò, crescendo così il bambino si abitua ad avere tutto e quando i genitori non si rendono disponibili a comprare il gioco perché non riescono a raggiungere la cifra richiesta (magari quei soldi servono loro per scopi più importanti) il bambino si infuria tanto che ruba i soldi ai loro genitori per poi comprarsi da solo il gioco.
In conclusione è meglio non avere questi giochi per non far succedere tutto questo.

ANITA Romani e FRANCESCO Valentini

Secondo noi i bambini della Comunione vorrebbero ricevere questi regali...

Secondo noi i bambini alla comunione vorrebbero ricevere regali come :VIDEOGIOCHI , PLAY STATION ,COMPUTER, TELEFONI ....
insomma giochi elettronici sopratutto .
Ma la cosa più importante non è ricevere regali o fare grandi feste con tanti invitati , l'importante è stare in famiglia , poi capiamoci ora siamo cresciuti sia interiormente che esternamente quindi bisogna darsi una regolata .
Anche se lì per lì un regalo ci sta bene .
Ad esempi io per la mia Comunione ho ricevuto fin troppi regali come: HOVERBOARD  , OROLOGIO, COLLANE , BRACCIALI , VESTITI...
Infetti potevano evitare collane e cose varie...
Invece il mio amico Gianluca ha ricevuto: HOVERBOARD, TELEFONO, TABLET, VESTITI, BRACCIALI...
E  anche per lui sono troppi, potevano evitare L' HOVERBOARD che lo usa raramente.

Quindi ragazzi/e  che seguite il blog di Sacro Cuore Verde non dovete chiedere  troppi regali  perché  quel giorno avete avuto per la prima volta Gesù , non avete mica fatto un compleanno o cose varie!!!
Questa è la nostra opinione qual è la vostra???
SCRIVETECI!!!!!


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Matilde e Gianluca.