martedì 21 novembre 2017

caccia al tesoro su Rossini Caterina M. Matilde A. Gian Marco G. L'amore per il cibo.

Oggi cercheremo con Google le informazioni più succulente su Rossini sulla sua vita pubblica e privata, il suo lavoro e le sue opere.
Chi ha conosciuto? Cosa amava? Cosa odiava?                                                                          
Ecco le succulente informazioni che abbiamo trovato ...

Rossini amava particolarmente tartufi, fois gras, tacchini ripieni, prosciutti e zamponi: nella sua vita, la sala da concerto e la sala da pranzo erano aspetti complementari dell’arte di vivere.   

 Da vero gourmand, si faceva spedire prelibatezze da tutta Europa: da Napoli faceva arrivare i maccheroni, da Siviglia i prosciutti, da Gorgonzola il formaggio, da Milano il panettone. 
I regali a lui più graditi erano le mortadelle, gli zamponi, o comunque cose da mangiare; fondamentali per Rossini, specie sull’insalata e i maccheroni, erano i tartufi spediti da Ascoli.

Innumerevoli sono gli aneddoti, le lettere, le storie, dove musica, cucina e vino si incontrano.           Una delle sue frasi più celebri è la seguente: “Ho pianto tre volte nella mia vita: quando mi fischiarono la prima opera, quando sentii suonare Paganini e quando mi cadde in acqua, durante una gita in barca, un tacchino farcito ai tartufi“.   

L’amore di Rossini per la buona cucina e il buon vino matura certamente nei primi anni della sua vita, vissuti a contatto con i profumi e i sapori del territorio delle Marche .

Gioachino Rossinimolto più di tanti altri suoi colleghi compositori-buongustai legò il proprio nome a quella festa dei sensi che è l’enogastronomia.

Quello di Rossini era un palato non solo goloso, ma anche pronto agli abbinamenti più calorici e bizzarri, raffinato in fatto di vini ed insaziabile fino al punto di riuscire ad ingurgitare ben dodici bistecche una dopo l’altra!  
Lui pensava che: 
"Dopo il non far nulla io non conosco occupazione per me più deliziosa del mangiare, mangiare come si deve, intendiamoci. L’appetito è per lo stomaco ciò che l’amore è per il cuore ."
Una volta, il compositore vinse per una scommessa un tacchino ripieno di tartufi, ma il perdente continuò a fare lo smemorato per molto tempo. 
Un giorno il Rossini decise di riscuotere quello che gli spettava di diritto, si avvicinò al suo debitore e gli disse:                                                                                 
- Ebbene? Questo famoso tacchino quando si mangia?  -Vi dirò, Maestro: non è ancora propizia la stagione per i tartufi di prima qualità -Niente, niente! Cotesta è una falsa notizia, che, per non farsi riempire, mettono apposta in giro i tacchino
Una delle sue attività preferite è quella di riuscire a trovare qualche nuovo elemento da aggiungere a piatti già noti, ricercando così nuovi aromi e sapori e riuscendo a dar vita a deliziose variazioni sul tema.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          








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