martedì 21 novembre 2017

Caccia al tesoro su Rossini di Lucrezia Merli e Ludovico. Il testamento

Oggi cercheremo con Google le informazioni più succulente su Rossini sulla sua vita pubblica e privata, il suo lavoro e le sue opere
Chi ha conosciuto ?  
Da che famiglia veniva ?
Cosa amava e cosa odiava ?

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Alla mia morte sarà impiegata la somma di due mila lire al più per i miei funerali; il mio corpo sarà seppellito dove stimerà conveniente mia moglie.

















Abbiamo scovato il testamento di Rossini. Ecco cosa aveva deciso di lasciare 
A titolo di legato, e per una volta tanto, lascio a mio zio materno Francesco Maria Guidarini, dimorante a Pesaro, sei mila franchi; 





alla sua morte e a chi:

a Maria Mazzotti mia zia materna dimorante a Bologna, cinque mila franchi; ed a' miei due cugini dimoranti a Pesaro, Antonio e Giuseppe Gorini, due mila franchi a ciascuno.
Questi legati sono la mia sola ed unica volontà e saranno pagati subito dopo la mia morte, se vi sarà il denaro disponibile; nel caso contrario i miei esecutori testamentari prenderanno il tempo necessario corrispondendo l'interesse del 5 per cento. 
Se i predetti legatarii mi fossero premorti, le somme legate passeranno ai loro figli maschi e femmine in parti uguali. 

A parte questi legati a titolo individuale Rossini nominò erede universale delle sue ingenti fortune il Comune di Pesaro. L'eredità fu utilizzata per l'istituzione di un Liceo Musicale cittadino. 

Quando, nel 1940, il liceo fu statalizzato, diventando il Conservatorio Statale di Musica Gioachino Rossini, l'Ente Morale a cui erano state conferite proprietà e gestione dell'asse ereditario rossiniano fu trasformato nella Fondazione Rossini
Finalità della Fondazione, che è tuttora in piena attività, sono: il sostegno dell'attività del Conservatorio, lo studio e la diffusione nel mondo della figura, della memoria e delle opere del pesarese. 
La Fondazione ha collaborato, fin dagli inizi, con il Rossini Opera Festival e ha concorso in misura significativa a predisporre gli strumenti culturali (le "edizioni critiche" delle opere rossiniane) che sono stati alla base della Rossini-renaissance dell'ultimo trentennio del Novecento.

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