Dal 1802 ricevette a Lugo l'insegnamento di G. Malerbi, a Bologna Rossini iniziò lo studio del canto: fu contralto e cantore all'Accademia filarmonica.
Nel 1806 scrisse la prima opera: Demetrio e Polibio, rappresentata nel 1812 e completò gli studi (anche di canto) con padre Mattei.
Era di semplici origini: il padre era suonatore nella banda cittadina e nelle orchestre locali, mentre la madre, Anna Guidarini, era una cantante di discreta bravura che trasmise al figlio la passione del canto e della musica.
Suonava il pianoforte e la spinetta presso il maestro Giuseppe Prinetti.
Suonava il pianoforte e la spinetta presso il maestro Giuseppe Prinetti.
Nel 1806, a quattordici anni, si iscrisse al Liceo musicale bolognese, dove studiò intensamente composizione appassionandosi alle pagine di Haydn e di Mozart guadagnandosi il soprannome di "tedeschino" mostrando grande ammirazione per le opere di Cimarosa.
Nei vent'anni successivi, Rossini compose una quarantina di opere, arrivando anche a presentarne al pubblico 4 o 5 in uno stesso anno; in occasione delle prime rappresentazioni dei suoi lavori, il pubblico italiano gli riserverà accoglienze controverse. Si passò infatti da straordinari successi ad accoglienze freddine e perfino a clamorosi insuccessi, tra i quali è divenuto storico quello del Barbiere di Siviglia.
Abbandonato il teatro d'opera, Rossini entrò in una fase di crisi personale e creativa.
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