Cibo natalizio
In questa bella Isola per Natale, oltre a festeggiare la nascita di Cristo, si festeggia la famiglia e le tradizioni culinarie che, nel bene e nel male, mantengono ancora unito il popolo siciliano!
Sono molte le ricette delle pietanze proposte in questo periodo, dal primo fino ad arrivare al dolce!
Per tradizione i siciliani sono soliti sedersi a tavola verso le ore 14.00 per alzarsi dal tavolo alle ore 17.30 circa, minuto più minuto meno ;-)! La tavola si imbandisce di piatti unici nel loro genere, più che altro per la grande varietà di ingredienti “misculiati” (mischiati).
L’impanata, variante del pastizzu, tipico piatto siciliano della provincia di Caltanissetta, dovuto alla passata dominazione spagnola, o lo sfincione, un particolare tipo di pizza consumato a Bagheria e nella provincia di Palermo, con le tipiche varianti.
Tra i primi piatti abbiamo il pasticcio di Natale della città di Noto, o il timballo di riso, piatto natalizio della Sicilia orientale oppure le lasagne alla palermitana e i cannelloni.
La pasticceria è un trionfo di dolci a base di pistacchio, mandorla, miele, cannella e zucchero, ed ancora cioccolata, vaniglia e ricotta. Come la Cuccìa di Santa Lucia, che inaugura le festività natalizie, pietanza preparata appunto per il 13 dicembre, giorno della festa patronale; e la cassata che richiede ingredienti come il pan di spagna, la crema dei cannoli e la glassa di zucchero.
Altri dolci siciliani natalizi sono il buccellato, il torrone come la cedrata, ottenuto cucinando scorze tritate di cedri ed arance insieme a miele, cannella e vaniglia, i mostaccioli o mustazzola, l’aranciata, antichissimo dolce natalizio della Contea di Modica, che può essere preparato utilizzando scorze d’arancia, cedri, limoni, mandarini e mandaranci e poi ancora i dolcetti con fichi, anticamente offerti alla fine delle novene natalizie.
I presepi viventi
Vi è anche la tradizione dei Presepi, allestiti in tutta la Sicilia, con i materiali più disparati come il legno, l’oro, l’argento, l’avorio ed il corallo che troviamo in molte località.Una tradizione risalente al XVI secolo, vede interi paesi trasformarsi in presepi viventi, dove gli abitanti tra il suono delle zampogne ed i canti delle Novene, si vestono di antichi abiti ed inscenano gli antichi mestieri. Il più antico è quello di Custonaci (TP) all’interno della grotta di Mangiapane.
L'Epifania in Sicilia
Le feste si chiudono con l’Epifania, il 6 gennaio, il giorno in cui viene ricordato il battesimo di Gesù , tradizione tramandata dalle antiche comunità albanesi:in chiesa o in piazza viene posta una vasca ricolma d’acqua, durante la funzione, il celebrante immerge per tre volte una croce in queste vasche e la terza volta la colomba, che nella tradizione religiosa rappresenta lo Spirito Santo, viene liberata e può effettuare il volo.
A Bordonaro, poco distante da Messina, in questo giorno nella piazza principale della città è allestito il “pagghiaru”, un abete natalizio formato da una pertica di nove metri circa, rivestita di verghe, fogliame ed agrumi, ciambelle e cotone, sulla cui cima vi è una croce alta due metri, anch’essa addobbata con frutta, nastri, ciambelle e forme di pane. A Mussomeli, infine, per la gioia dei bambini, tre abitanti del luogo mimano l’arrivo dei Re Magi a cavallo, e per quest’anno anche nella cittadina di Monreale.
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Alessandro M. e Gloria
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