martedì 5 dicembre 2017

Natale in Puglia Emma e Gianluca

 Il Natale in Puglia


Cena Natalizia: 

Il menù tradizionale della vigilia di Natale è piuttosto semplice e prevede le frittelle, fagottini fritti con ripieni di diverso tipo, tra cui pomodoro e mozzarella, cipolle soffritte e capperi, pomodori e tonno o ricotta forte dal sapore intenso. Cime di rape bollite o foglie di rapa fanno da contorno alle frittelle.
Il giorno di Natale la maggior parte dei pugliesi si ritrova seduta a tavola con i propri cari, pronta a gustare un pranzo a più portate che di solito si protrae per diverse ore. Una varietà di deliziosi frutti di mare crudi provenienti dal Mar Adriatico aprono spesso le danze: vi si trovano cozze, vongole, ostriche e capesante e non mancano le specialità locali come i ricci di mare.
E proprio quando pensi di non poter più mandare giù un altro boccone, ecco che arriva il dolce. La tradizione pugliese prevede un’ampia selezione di dolci, come le cartellate, il dolce natalizio più tipico. Si tratta di lunghi nastri di pasta sfoglia fritta, avvolti sino a formare una sorta di rosa e quindi impregnati di miele o vincotto. Le pettole sono piccole sfere di pasta che vengono prima fritte e poi spolverate di zucchero in polvere. I porcedduzzi, conosciuti come il torrone dei poveri, sono palline di pasta accompagnate da mandorle tritate e miele.


.DA SAPERE:
Solitamente in Puglia, il Menù della Cena della Vigilia di Natale è a base di pesce (antipasto crudo di pesce fresco, zuppa di pesce, cavatelli ai frutti di mare, anguilla e pesce arrostito). Il Pranzo di Natale in Puglia è più "leggero" rispetto al menù della sera  ed è costituito da tortellini con brodo di carne, agnello al forno e dolci a volontà.

Dolci Natalizi:
.Questo deriva dalla cottura del mosto proveniente dalle uve salentine Negroamaro e Malvasia ed è un ingrediente molto versatile (viene adoperato non solo per i dolci ma anche su primi piatti, carni o frutta) dal sapore intenso e molto particolare e dalle origini antichissime: gli antichi Romani, infatti, usavano ridurre il mosto d’uva per poterlo meglio conservare e trasportare, per poi utilizzarlo come base del vino romano fortemente inebriante che accompagnava i luculliani pranzi imperiali.
Regina indiscussa dei dolci natalizi pugliesi e in particolare dei dolci salentini è la Pasta di mandorle modellata a forma di pesce a Natale, simbolo cristiano che rappresenta Gesù Bambino, e agnello a Pasqua, anch’esso simbolo del Cristo pasquale. La sua ricetta, che si basa sulla macinazione di mandorle sgusciate e zucchero, pare risalga intorno al XV secolo e fosse custodita dalle monache benedettine.


Il presepe vivente:

La bellezza della Puglia offre scenari incantati per la rievocazione della Natività e tra fede e folclore mille luci si accendono con sorprendenti presepi viventi allestiti in grotte e aree naturali, masserie e casolari di campagna, in riva al mare e nei centri storici, dal Gargano alla Valle d’Itria e al Salento.
Imponenti scenografie e centinaia di figuranti ricreano l’antica Betlemme dalle botteghe di arrotini, tessitrici, maniscalchi, pescivendoli alla Natività con il bue e l’asinello veri come i volontari che vestono i panni di Maria e San Giuseppe, coccolando un bambino bello e paziente. 
A Canosa la rievocazione è ospitata in un'area di interesse archeologico, il Monte Orco di Tricase accoglie il più grande presepe d’Italia mentre a Pezze di Greco c’è quello più antico della regione. Suggestiva anche la cometa che illumina il promontorio del Monte Rivolta della Selva di Fasano. Presepi viventi tra illuminazioni artistiche, musica e specialità gastronomiche natalizie anche a Mottola, Massafra, Sanarica e in molte altre località della Puglia. 

                                                                                                                                      😃😃😎😎

Emma e Gianluca .

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